Iniziative



ABBATTIAMO L’IMU SULLA PRIMA CASA
Il Comune di Polistena (Rc) sia da esempio per Ceglie Messapica
“Applichiamo anche a Ceglie Messapica l’aliquota minima per l’Imu sulla prima casa sull’esempio di quanto già deciso dal Comune di Polistena in Calabria”. È questa la proposta avanzata dal Comitato Cittadino “Ceglie nel Cuore” al sindaco della cittadina messapica, Luigi Caroli, e a tutte le forze politiche della città, alla vigilia della decisione del comune di Ceglie riguardo all’aliquota comunale sull’Imu (la nuova tassa sugli immobili).
“Abbiamo avuto modo di conoscere il giovane assessore di Polistena Norman Zerbi e grazie a lui abbiamo appreso questa importantissima decisione presa dall’amministrazione comunale polistenese guidata dal sindaco Michele Tripodi – ha esordito Antonello Laveneziana, coordinatore cittadino di ‘Ceglie nel Cuore’ – Subito abbiamo deciso di riproporre la decisione del Comune di Polistena ai nostri amministratori e all’intero Consiglio Comunale di Ceglie Messapica per stabilire anche per i cegliesi un principio di equità e giustizia sociale”.
“L’amministrazione comunale di Polistena, in provincia di Reggio Calabria, evitando di mettere le mani in tasca ai cittadini sull’ Imu (così si chiama la nuova Ici), pur non potendo sottrarsi all’imposizione della legge, ha stabilito, nell’ultimo Consiglio Comunale, un principio di equità e giustizia sociale abbattendo l’Imu allo 0,2% per la prima casa, sgravando in tal modo la stragrande maggioranza della popolazione – ha spiegato il vice coordinatore di ‘Ceglie nel Cuore’, Agostino Dematteis – Grazie a questa decisione circa il 90 per cento dei cittadini non pagherà nulla sulla prima casa”.
Quindi, con questa decisione, la maggior parte dei cittadini potrebbero ridurre a zero il dovuto grazie alla detrazione fissa di 200 euro prevista dalla legge e a quella aggiuntiva di 50 euro per ogni figlio a carico al di sotto di ventisei anni.
“Sarebbe auspicabile una decisone simile anche in favore dei cittadini cegliesi – hanno aggiunto gli esponenti di ‘Ceglie nel Cuore’ – E per fare alcuni esempi reali, l’Imu non si pagherebbe : con nucleo familiare composto anche da un solo componente proprietario di una casa classificata nel gruppo A2 (abitazioni civili residenziali) con 7,5 vani (120mq circa) classe 3 (massima) e rendita catastale di 561,65 euro; con nucleo familiare composto da almeno un figlio a carico sotto i 26 anni e genitori proprietari di una casa classificata nel gruppo A2 (abitazioni civili residenziali) con 10 vani (180mq circa) classe massima e rendita catastale di 748,86 euro; con nucleo familiare composto anche da un solo componente proprietario di una casa classificata nel gruppo A3 (abitazioni di tipo economico) con 7,5 vani (120mq circa) classe massima e rendita catastale di 426,08 euro; per i gruppi A4 - A5 - A6 (Abitazioni popolari - ultrapopolari - rurali) dove la rendita catastale è assai inferiore alle altre categorie, esenzioni pressoché totali”.
Inoltre il gruppo ‘Ceglie nel Cuore’ ha suggerito di verificare la possibilità di effettuare alcune agevolazioni che potrebbero essere applicate in altre situazioni come ad esempio per le seconde case affittate con regolare contratto o concesse in comodato ai figli; per i terreni agricoli e i fabbricati rurali; per le attività produttive e per  le botteghe e i negozi.
“Invitiamo pertanto l’Amministrazione Comunale e l’intero Consiglio Comunale di Ceglie Messapica ad  applicare questo tipo di aliquota agevolata, dimostrando sensibilità verso il disagio economico e sociale che, purtroppo, sta investendo moltissime famiglie – hanno concluso Laveneziana e Dematteis a nome di ‘Ceglie nel Cuore’ – E se non si riuscisse a ricalcare integralmente la decisione positiva del Comune di Polistena, almeno si cerchi di fare il massimo sforzo possibile per non appesantire ulteriormente la pressione fiscale, offrendo, così, una ‘boccata di ossigeno’ ai nostri concittadini”.


Ceglie Messapica, 3 maggio 2012
          Agostino Dematteis                                                                    Antonello Laveneziana
                 Vice coordinatore                                                                            Coordinatore cittadino
                “Ceglie nel Cuore”                                                                             “Ceglie nel Cuore” 



                 "PROPOSTA PER VIA ORTO DI BURLA"

L'amico Fabio Vitale, vice-coordinatore del comitato "Ceglie nel cuore", interviene sulla situazione in cui versa via Orto di Burla a Ceglie Messapica. Il gruppo propone all'Amministrazione la redazione di un Piano finalizzato al recupero delle zone pavimentate con chianche.
Riguardo alla situazione di via Orto di Burla chiediamo che si intervenga rapidamente per scongiurare il verificarsi di eventuali gravi problemi – ha spiegato Fabio Vitale, Vice Coordinatore cittadino di ‘Ceglie nel Cuore’, a nome del gruppo – Si apra al più presto la circolazione nel tratto finale di via Muri e si intervenga prontamente in via Orto di Burla dove, a causa del continuo passaggio di automobili, si rischia davvero un rovinoso crollo di tutte le chianche nella parte centrale della strada. Basta passarci a piedi e si nota chiaramente quale è la situazione : le chianche non si reggono più e già si vedono dei buchi anche abbastanza grandi che preannunciano un imminente cedimento del piano stradale.
Pertanto facciamo appello al Sindaco e all’intera amministrazione comunale affinché si individui il modo più veloce e utile per venire incontro ai cittadini eliminando definitivamente questi disagi”.
Inoltre gli esponenti di questo Comitato cittadino colgono  l’occasione per chiedere la realizzazione di un vero e proprio ‘Piano di recupero e riqualificazione per le zone pavimentate con chianche
’.
È noto a tutti che nella città messapica ci sono diverse aree lastricate con chianche (Sant’Anna – Mammacara, Beneficio, Murigini, via Colucci, via XX Settembre, Largo Sila – via Santoro Urgesi, ecc.). Oramai da tempo tali zone si trovano in condizioni a dir poco pietose: chianche semi distrutte; strade lastricate che assomigliano a un ‘campo di battaglia’ soprattutto in caso di pioggia; cemento e asfalto che coprono le stesse chianche.
Ceglie nel Cuore suggerisce di studiare un ‘Piano’ che preveda interventi significativi di recupero e riqualificazione o, in alcuni casi, anche il ripristino delle chianche, per migliorare non solo l’immagine della città ma anche la viabilità e la vivibilità delle zone interessate a tale progetto – ha concluso il giovane Fabio Vitale – Questo ‘Piano’ potrebbe essere realizzato per tappe, partendo dalle zone più danneggiate, procedendo eventualmente con lavori fatti ‘in economia’ e, magari, sfruttando in futuro eventuali finanziamenti ad hoc”.






 
“CEGLIE NEL CUORE” SULLE INIZIATIVE DEDICATE AL POETA CEGLIESE PIETRO GATTI

Mercoledì 25 luglio 2012, alle ore 20.30, si terrà presso il piazzale della chiesa di Sant’Anna, una importante manifestazione artistica e culturale intitolata “Omaggio a Pietro Gatti”, dedicata al grande poeta dialettale della città messapica.
L’evento, nato da una idea del Comitato Cittadino “Ceglie nel Cuore”, del Blog “Ahi Ceglie…”, curato da Mimmo Barletta, e dell’Associazione “Ceglie Città Cultura”, di Damiano Leo e Antonio Curri, con il patrocinio dell’amministrazione comunale cegliese, sarà anche l’occasione per presentare ufficialmente il Concorso Nazionale di Poesia in Vernacolo “Premio Pietro Gatti – Città di Ceglie Messapica” I Edizione – Anno 2012/2013.
“Tale Concorso Nazionale di Poesia in Vernacolo – ha spiegato Vincenzo Suma, Responsabile Cultura del Comitato ‘Ceglie nel Cuore’ – è stato pensato per diffondere l’opera letteraria del grande poeta pugliese Pietro Gatti e per la costituzione, all’interno della nostra Biblioteca Comunale, del ‘Fondo Librario Nazionale del Vernacolo’. In particolare la manifestazione che si terrà questa sera è stata da noi voluta per presentare ufficialmente la nostra idea sull’istituzione di questo concorso.
Il Concorso sarà articolato in due sezioni: Sezione “A – Libro edito di poesia in vernacolo” e Sezione “B – Poesie inedite in vernacolo” – ha spiegato ancora Suma – Inoltre una sezione sarà riservata anche agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado per promuovere l’importanza del vernacolo tra le nuove generazioni.
Agli inizi del mese di settembre, durante una apposita conferenza stampa, sarà presentato il Bando di concorso ufficiale – ha concluso il responsabile del Comitato – Intanto, a nome degli organizzatori, posso preannunciare che la cerimonia di premiazione è prevista per sabato 19 gennaio 2013, in occasione del centenario della nascita del maestro Pietro Gatti”.
Con questo evento, quindi, il Comitato cittadino “Ceglie nel Cuore” conferma il suo impegno per la promozione della città messapica partendo dalle eccellenze del territorio. E il poeta Pietro Gatti rappresenta, senza dubbio alcuno, una delle massime eccellenze in campo culturale nella storia della città di Ceglie Messapica, un tesoro prezioso da custodire gelosamente e regalare alle nuove generazioni.




PROPOSTA N° 2
ENOGASTRONOMIA, ARTE, CULTURA, STORIA E TRADIZIONI
 PER REALIZZARE CON LE “ECCELLENZE CEGLIESI” LA
“PROMOZIONE DELLA CITTA’”

A – INTRODUZIONE

La promozione delle eccellenze della città, insieme alla valorizzazione turistica del suo territorio, rappresentano obiettivi importanti, in grado di toccare nuovi bisogni e nuove aspettative.
Ceglie Messapica si presenta al mondo come una città con una serie di opportunità di grande interesse per il turismo culturale e gastronomico.
Il turismo è già, e può diventare ancor di più, un settore economico trainante per il presente ed il futuro della città, una risorsa in grado di offrire nuove opportunità per il territorio. Va sviluppato con strategie innovative e con sinergie d’azione tra i soggetti pubblici e privati che operano nel settore.
Elementi qualificanti di una politica di promozione della città che vuole puntare alla qualità dell’offerta sono la capacità di innovare i prodotti/servizi unitamente alla ricca promozione di iniziative per far di Ceglie Messapica davvero una Città d’Arte e Cultura, Terra di Gastronomia, dei servizi e del vivere bene, dove storia, arte, cultura e tradizioni si uniscono ai nuovi linguaggi contemporanei. 
I programmi per la promozione turistica del territorio si pongono l’obiettivo di rendere visibile e di far conoscere la città come meta turistica nel panorama nazionale e internazionale attraverso un’attività di promozione  anche integrata nelle realtà associative già esistenti sul territorio locale e nazionale.

B – PROPOSTE

  • QUALIFICAZIONE DELLA PROMOZIONE DELLA CITTA’ : Istituzione di un Assessorato alla Promozione della Città; istituzione di un Ufficio Promozione; potenziamento del Servizio di Informazione ed Accoglienza Turistica; creazione di un sito turistico che si occupi solo di promozione della città;  istituzione di corsi di formazione del personale addetto alla promozione e all’accoglienza e di corsi di formazione per guide turistiche che devono necessariamente conoscere in modo eccellente le lingue straniere più diffuse; restyling guide turistiche e realizzazione di nuove guide turistiche e cataloghi in collaborazione con soggetti pubblici e privati; realizzazione guida sonora in mp3 da rendere fruibile in diversi luoghi della città (uffici,  negozi, ecc.);  in occasione di eventi importanti potrebbero essere acquistate pagine su riviste a carattere nazionale di settore e non solo e  si potrebbe effettuare una campagna informativa sui siti turistici locali e non; incentivare la partecipazione ad eventi e fiere nazionali ed internazionali;  realizzazione della promozione della città non solo all’interno del Sistema turistico territoriale dell’area di Brindisi ma anche interagendo con le iniziative di promozione delle province di Brindisi, Taranto e Lecce e con gli altri Sistemi turistici territoriali.
  • CREAZIONE DI UN CIRCUITO DELLE CITTÀ D’ARTE E DELLE CITTA’ CON IMPORTANTI TRADIZIONI GASTRONOMICHE  : Si potrebbero realizzare delle Associazioni di Comuni uniti tra loro per proporre un’offerta integrata nel segmento nazionale del turismo d’arte, cultura e della gastronomia. Come previsto dalla nuova legislazione di comparto, tali circuiti potrebbe costituirsi in sistema turistico (attraverso la forma dell’accordo di programma con gli operatori privati di ogni città) per attuare interventi di promozione e commercializzazione ed ottenere riconoscimento e finanziamenti dalle istituzioni europee, statali e regionali. Infatti la presenza in alcuni Circuiti permetterebbe di mettere in rete e meglio promuovere le proposte locali nella direzione di un sempre più significativo aumento di presenza turistica nella città.
  • PACCHETTI PROMOZIONALI appositamente ideati e creati in collaborazione tra istituzioni e privati (in particolare commercianti, alberghi, ristoranti, bar, ecc.). Tali attività di promozione potrebbero vedere il soggetto pubblico come comunicatore dell’evento e quello privato come elaboratore della proposta commerciale: i pacchetti  (soggiorno più evento) pubblicizzati a livello nazionale su giornali, radio e televisioni (Vacanze tutto l’anno con la destagionalizzazione del turismo).

  • “CEGLIETIME” : Week-end di appuntamenti con storia, arte, cultura, tradizioni ed enogastronomia da scoprire con un programma di visite guidate, escursioni e percorsi museali.

  • “PASSEGGIATE CEGLIESI” :
-          Vie del Gusto (strada del latte, strade dell’olio, strada del pane e dei dolci, ecc.)
-          Vie dell’Arte (chiese, castello, Galleria arte moderna, resti messapici, Centro di documentazione archeolologica, teatro, ecc.)
-          Vie della Natura (grotte, Pineta Ulmo , Fogge S. Anna, ecc.)

  • “AGRIeTOUR” :
-          Servizio bus (su prenotazione e a pagamento) per visitare le bellezze dell’agro cegliese (ad es. : Pineta Ulmo, Fogge S.Anna, grotte, resti di specchie e paretone, cripta S. Michele, masserie, frantoi, ecc.)
-          Giornate dell’agriturismo (con la possibilità di offrire ai turisti una eventuale partecipazione alle attività della campagna)

  • “TOUR IN TRAIN” : Percorsi in treno (possibilmente in collaborazione con le Ferrovie Sud Est) per brevi escursioni alla scoperta di località vicine (Murgia, Valle d’Itria, Salento).

  • REALIZZAZIONE E PROMOZIONE DI ITINERARI DI TURISMO SCOLASTICO (area di interesse : Valle d’Itria; zone dell’antica Messapia; Grande salento).

  • PROMOZIONE DI MARCHI TIPICI DI CEGLIE MESSAPICA :
“Ceglie Messapica - Terra di Gastronomia” e “Ceglie Messapica - Città d’Arte e Cultura” (grandi contenitori delle diverse tipicità ed eccellenze cegliesi).

  • CAMPIONATO O FESTIVAL PER BARMAN ACROBATICI

  • CEGLIE COOKING FESTIVAL : Si potrebbe pensare di inventare un festival dei giovani cuochi e dei piatti della cucina tipica ed internazionale, da realizzare sia nel periodo delle festività natalizie che in estate. A tale iniziativa si potrebbero collegare diversi eventi : rappresentazioni teatrali (Spettacoli Teatrali ad es. con la Kitchen Company); animazione musicale (Aperitivo in Concerto); sagre (Sagra dei dolci cegliesi); ecc. (Il “Ceglie cooking festival” si potrebbe realizzare anche con la collaborazione delle varie realtà enogastronomiche del territorio e  con l’Istituto Alberghiero “C.Agostinelli”).
  
  • FESTA DI INIZIO ESTATE : Contenitore di diversi eventi da collocare tra il 10 ed il 30 giugno. Alcuni eventi della “Festa di Inizio Estate” potrebbero essere ad es.:
-          Tornei o attività sportive (anche nelle piazze della città – in collaborazione con le diverse realtà dello sport cegliese)
-          Festa del Patrono della Città Sant’Antonio di Padova

  • “FESTIVAL DEI MESSAPI” : Contenitore di diversi eventi da collocare nei primi 15-20 giorni di agosto,  in cui è maggiore l’afflusso di turisti ed emigrati. Alcuni eventi del “Festival dei Messapi” potrebbero essere ad es.:
-          Coppa Messapica (storica classica del ciclismo che necessita di rilancio)
-          Giornata degli Emigrati (già realizzata in passato)
-          Fiera Agroalimentare (già realizzata in passato) e Fiera dell’artigianato e del commercio
-          Fiera di Santa Maria (che già si realizza e che necessita di rilancio)
-          Notte Bianca dei Messapi
-          Festa del Compatrono della Città San Rocco
-          Festival di fuochi pirotecnici 

  • FESTA DELLA LETTERATURA, DELLE ARTI E DELLE SCIENZE
Occasione per valorizzare i concittadini illustri in campo letterario, musicale, artistico e scientifico e dedicare loro un evento annuale con Convegni, Concerti, Concorsi artistici, Mostre, ecc.

  • GIORNATE LETTERARIE (presso la Biblioteca Comunale  o nelle piazze della città)

  • ARCHEOLOGIA e SPELEOLOGIA :
-          Convegno Storico sulla Messapia (con visite dei resti messapici  e  del Centro di       Documentazione Archeologica)
-          Studio e ricognizione archeologica sul territorio
-          Giornate archeologiche
-          Giornate della speleologia (anche con bonifiche di ambienti carsici inquinati da rifiuti)

  • INIZIATIVE MUSICALI
-          “Ceglie young music festival” : gara-concerto delle band giovanili cegliesi e non.
-          Settimana della Musica (da realizzare in collaborazione con il Conservatorio, la Scuola Media ad indirizzo musicale, e le associazioni ed i gruppi musicali del territorio).

(Con la collaboraz. dell’Ass. giovani musicisti “A. Amico”) :
-          Festival di Complessi Bandistici – periodo agosto/settembre (da realizzare in tre giornate con la partecipazione delle bande cegliesi e non solo).
-          Concerto della Settimana Santa, con brani dei musicisti cegliesi, da realizzare nel teatro comunale.

  • TEATRO : potenziamento laboratori e progetti teatrali mirati alle diverse fasce d’età (collaborazione necessaria con le varie realtà teatrali del territorio)

  • ARREDO URBANO E  VERDE PUBBLICO
-          Sistemazione area fiere e concerti in via Ancona (zona Moretto)
-          Valorizzazione fontane pubbliche
-          Riqualificazione e recupero del verde pubblico e delle aree verdi
-          Concorso “Città in fiore” (Iniziativa per abbellire con piante e fiori le case private e le attività commerciali della città, in particolare nel centro storico)
-          Isole pedonali regolamentate in base alle esigenze dei residenti e degli esercizi commerciali e differenziate per i diversi periodi dell’anno.

  • ILLUMINAZIONE ARTISTICA DEI MONUMENTI : in specifiche giornate o in determinati periodi dell’anno, utilizzando, ad esempio, luci colorate o proiettori con immagini particolari.

C – ALCUNI ESEMPI DI REALTA’ ASSOCIATIVE INTERESSANTI

CITTA’ SANE, CITTA’ SLOW (Rete Internazionale), CIDAC (Associazione delle Città d’Arte e Cultura), ASSOCIAZIONE CITTA’ del GELATO, Associazione “BORGHI AUTENTICI D’ITALIA”, I BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA, CITTA’dell’ OLIO, CITTA’ dei SAPORI.

D – PROPOSTE scaturite dagli INTERVENTI e dal DIBATTITO durante la MANIFESTAZIONE del 22 /12/2009 e PROPOSTE VARIE

·          “Ceglie terra del vernacolo” : Concorso dedicato ai Poeti dialettali italiani
·         Biblioteca Nazionale della Poesia Dialettale (con libri richiesti agli autori ed alle case editrici)
·         Fondazione intitolata a Pietro Gatti
·         Ritorno nella  nostra comunità delle opere d’arte esposte nel museo diocesano di Oria
·         Istituto di Alti Studi Matematici in omaggio ed in memoria di Cataldo Agostinelli
·         Ripristino della Antica Fiera di Santa Maria della Grotta (già conosciuta dal 1500)
·         Rivalutazione della Festa di Sant’Anna, anche con la richiesta alle competenti autorità religiose di elevare la Santa al rango di Compatrona di Ceglie Messapica
·         Promuovere iniziative di collaboraz. tra domanda ed offerta (tra ristoratori e produttori agricoli)



UN ALBERO PER OGNI NEONATO
LEGGE 29 gennaio 1992, n. 113 - Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica. (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale italiana n. 40 del 18 febbraio 1992)

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

PROMULGA

la seguente legge:

Art. 1

1. In attuazione degli indirizzi definiti nel piano forestale nazionale, i comuni provvedono, entro dodici mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente, a porre a dimora un albero nel territorio comunale.

2. L'ufficio anagrafico comunale registra sul certificato di nascita, entro quindici mesi dall'iscrizione anagrafica, il luogo esatto dove tale albero è stato piantato.

3. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro dell'interno emana disposizioni per l'attuazione della norma di cui al comma 2.
Art. 2
1. Le regioni a statuto ordinario, nell'ambito delle proprie competenze, avvalendosi anche del Corpo forestale dello Stato, disciplinano la tipologia delle essenze da destinare alla finalità di cui alla presente legge, ne mettono a disposizione il quantitativo di esemplari necessario e ne assicurano il trasporto e la fornitura ai comuni. Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono attraverso i propri uffici competenti.
Art. 3
1. I comuni che non dispongano di aree idonee per la messa a dimora delle piante possono fare ricorso, nel quadro della pianificazione urbanistica, all'utilizzazione, mediante concessione, di aree appartenenti al demanio dello Stato, a tal fine eventualmente utilizzando i fondi assegnati annualmente a ciascuna regione ai sensi dell'articolo 4. Tali aree non possono comunque essere successivamente destinate a funzione diversa da quella di verde pubblico.
Art. 4
1. Per l'attuazione degli interventi di cui alla presente legge è autorizzata a decorrere dal 1992 la spesa annua di 5 miliardi di lire. Le modalità di ripartizione della predetta somma tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono determinate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) su proposta del Ministro dell'agricoltura e delle foreste, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano di cui all'articolo 12 della legge 23 agosto 1988, n. 400.
2. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari a lire 5 miliardi per ciascuno degli anni 1992, 1993 e 1994, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1992-1994, al capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1992, all'uopo parzialmente utilizzando l'accantonamento "Interventi programmatici in agricoltura e nel settore della forestazione".
3. Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, addì 29 gennaio 1992
COSSIGA 
ANDREOTTI, Presidente del Consiglio dei Ministri                                                 
   Visto, il Guardasigilli: MARTELLI
 



PROPOSTA N° 1
“CEGLIE CITTA’ECOLOGICA”
A – INTRODUZIONE



“Rifiuti, Energia e Acqua rappresentano tre questioni fondamentali per il futuro del nostro pianeta. Le emergenze ambientali e sociali aumentano laddove le politiche di governo del territorio non sono indirizzate a costruire una vera sostenibilità ambientale ed una maggiore giustizia sociale. Senza una vera partecipazione ed un aumento della coscienza collettiva sul valore dei beni comuni rischiamo di perdere il controllo di fattori determinanti il nostro benessere”. Con queste parole Alessio Ciacci, Assessore all’Ambiente del Comune di Capannori (LU) in Toscana, spiega le nuove scelte di politica ambientale effettuate dalla propria Amministrazione Comunale. Tali scelte sono totalmente condivisibili ed a nostro avviso anche Ceglie Messapica dovrebbe seguire questa strada.

B - RIFIUTI

È ampiamente dimostrato che il sistema di raccolta con cassonetti aumenta costantemente e a dismisura la produzione di rifiuti e la raccolta differenziata rimane ancora a livelli troppo bassi.

In diverse realtà si sta procedendo ad una riorganizzazione del sistema di raccolta, andando ad eliminare dal territorio i cassonetti e sperimentando l’attivazione della raccolta domiciliare “PORTA A PORTA”.

E’ possibile invertire la tendenza di un aumento indiscriminato dei rifiuti. La questione rifiuti e le problematiche dello smaltimento devono essere governate con il coraggio di una politica che guarda alla sostenibilità e alla necessità di scelte coraggiose e concrete per un futuro comune possibile. Pertanto, una nuova politica ambientale dovrà avere due principi fondamentali : SOSTENIBILITA’ e PARTECIPAZIONE.

La scelta di una diversa gestione dei rifiuti è indubbiamente una scelta politica coraggiosa, una vera e propria rivoluzione sia per la ditta che si occupa della raccolta che per tutte le famiglie della città a cui è chiesto uno sforzo maggiore per contribuire a far sì che gli scarti non siano più un problema per l’ambiente, ma una RISORSA che possa essere riutilizzata e riciclata.

Si tratta di una SCELTA PER IL FUTURO, l’unica praticabile per raggiungere elevate percentuali di raccolta differenziata e per dimostrare che ci sono BENEFICI PER TUTTI : per i cittadini, per l’ambiente, per i lavoratori e per il decoro urbano.

ORA per la nostra città è necessario UNO SFORZO IN PIU’.

Non basta avviare la raccolta differenziata. Bisogna regolamentarla, aumentarla e bisogna procedere verso un IMPEGNO ALLA RIDUZIONE DEI RIFIUTI ed al RIUTILIZZO, con un fortissimo investimento nella partecipazione, nell’informazione e nella sensibilizzazione volto a  raggiungere l’ambizioso obiettivo “RIFIUTI ZERO”.

Numerosi sono i vantaggi e di diversa natura :

VANTAGGI AMBIENTALI

·        Riciclaggio di diverse tonnellate di rifiuti

·        Risparmio del consumo di acqua

·        Mancato abbattimento di numerosissimi alberi

·        Riduzione delle emissioni di CO2

VANTAGGI ECONOMICI

·        Risparmio nelle spese di smaltimento dei rifiuti indifferenziati

·        Ricavi nella vendita di carta, plastica, alluminio, e vetro

VANTAGGI PER I CITTADINI

·        Con l’incremento della raccolta differenziata è possibile una RIDUZIONE delle tariffe della TARSU (TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI) e la possibilità di coprire i costi di EVENTUALI NUOVE ASSUNZIONI

·        Maggiore decoro urbano

·        Eliminazione di tante piccole discariche che si formavano accanto ai cassonetti

PROPOSTE

  1.   RIORGANIZZAZIONE delle GIORNATE DI RACCOLTA con servizio ”PORTA A PORTA” in particolare per frazione umida e non riciclabile e con eventuale raccolta  plastica-alluminio e carta solo in alcuni giorni al mese
  2.  SPAZZAMENTO delle strade sia CON MEZZI (in ore notturne o di minore traffico) ma anche ripristino dello SPAZZAMENTO MANUALE periodico in base alle diverse esigenze del territorio.
  3.  Potenziamento del servizio di raccolta rifiuti ingombranti, inquinanti e pericolosi anche con un servizio INFOPOINT.
  4.  Realizzazione di ISOLE ECOLOGICHE, dove i cittadini possono conferire diverse tipologie di rifiuti (carta e cartone, plastica ed alluminio, vetro, indumenti usati, pile esaurite) ad eccezione della frazione umida e non riciclabile.
  5.  Realizzazione di una ISOLA ECOLOGICA CON ORGANIZZAZIONE INFORMATICA, dove i cittadini possono far registrare ogni conferimento facendosi attribuire un punteggio (eventualmente su una tessera magnetica). A fine anno il punteggio si trasforma in BONUS ECONOMICO con SCONTO SULLA TASSA RIFIUTI o con ASSEGNO DIRETTAMENTE A DOMICILIO.
  6.  Realizzazione di un IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO sul territorio comunale. Il compost prodotto potrà essere indirizzato, ad esempio, verso tre filiere : l’utilizzo diretto in agricoltura; la commercializzazione alle ditte che producono terriccio; la commercializzazione alle ditte che producono fertilizzanti.
  7.   ADESIONE alla PROCEDURA GPP (GREEN PUBLIC PROCUREMENT) dando l’avvio al sistema degli ACQUISTI VERDI. Gli acquisti dell’ente comunale  dovrebbero essere vincolati ad una procedura che selezioni i prodotti dando preferenza a quelli con materiale riciclato, ecologico e non inquinante.
  8. ELIMINAZIONE DELLE BUSTE DI PLASTICA dagli esercizi commerciali della città. Riportiamo l’esperienza del Comune di Ercolano (informazioni tratte dal sito www.comunivirtuosi.org)Con un'ordinanza il sindaco di Ercolano, Nino Daniele, ha deciso di bandire dagli esercizi commerciali del comune le buste di plastica generalmente distribuite per la spesa. Una decisione molto forte considerando che, invece, il governo ha deciso di far slittare al 2010 il divieto del loro utilizzo. I commercianti di Ercolano avranno, quindi, un mese e mezzo di tempo per smaltire le proprie scorte e adeguarsi alla decisone del sindaco. In alternativa potranno essere distribuiti sacchetti in carta, in canapa o comunque biodegradabili. "Non facciamo altro che recepire una direttiva comunitaria, ha spiegato il primo cittadino, e in questo modo renderemo ancora più appetibile Ercolano per i turisti che verranno a visitarla. Partirà presto per i residenti una campagna di sensibilizzazione che non farà leva soltanto sulla sensibilità ambientale ma anche sul portafogli. Lo smaltimento dei rifiuti ha costi esorbitanti, smaltire di meno significa tassare meno."Riportiamo anche l’esperienza dell’iniziativa “PORTA LA SPORTA” (informazioni tratte dai siti www.portalasporta.it e www.comunivirtuosi.org) :Porta la Sporta, è il nome della campagna organizzata dall’associazione Comuni Virtuosi insieme a MCS, Marine Conservation Society, una società inglese no profit che si occupa della tutela dell’ecosistema marino. Già, perchè buste e sacchetti non sono solo un danno immediato per l’ambiente e uno spreco di risorse energetiche, visto che sono derivati dal petrolio, ma attraverso gli scarichi e i corsi d’acqua si trasformano in devastanti assassini per gli organismi che vivono nei mari e negli oceani. Sabato 12 settembre 2009 si è tenuta la prima edizione dell’International Plastic Bag Free Day, ma nel mondo sono già diverse le iniziative a sostegno della lotta allo spreco di plastica. Una catena di supermercati americani, ad esempio, ha indetto un concorso per la creazione di borse riutilizzabili di design, mentre in Gran Bretagna si sta costruendo una rete delle Città libere dalle buste di plastica. Obiettivo della campagna italiana è soprattutto quello di convincere gli amministratori locali a impegnarsi attivamente, mettendo in pratica strumenti di dissuasione dall’uso di buste, che potrebbero arrivare fino alla messa al bando degli odiati sacchetti: finora a Porta la sporta hanno aderito le regioni Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Marche ed Emilia Romagna, e soprattutto moltissimi sindaci di piccoli Comuni, dove cominciare a cambiare stile di vita dovrebbe essere più facile. Dall’inizio dell’anno, nel mondo, di sacchetti e bustine ne abbiamo consumati già più di 335 miliardi: in pratica, un milione al minuto. A chi non fosse abbastanza sconvolto da queste cifre, chiediamo di rispondere alla domanda di Porta la sporta : «Perchè usare per pochi minuti un oggetto che può durare cento anni?».
  9.  ADESIONE alla strategia “RIFIUTI ZERO” (informazioni tratte dal sito www.comunivirtuosi.org) : Rifiuti zero è un obiettivo essenziale per cercare di costruire una maggiore sostenibilità, cambiando anche le abitudini. Per far crescere questa strategia è dunque importante ed essenziale anche l’impegno dell’Amministrazione Provinciale e di tante altre amministrazioni locali, affinché costruiscano, tutte assieme, un’azione territoriale dimostrandone la possibilità ed i vantaggi ambientali, sociali ed economici che ne derivano.
  10. ELIMINAZIONE dalle mense scolastiche e dalle manifestazioni pubbliche di BICCHIERI E PIATTI IN PLASTICA. Eventuale sostituzione con bicchieri e piatti di carta o bicchieri in materiale riutilizzabile. Per quanto riguarda le mense scolastiche è possibile anche, col tempo, dotarle di lavastoviglie industriali da acquistare con risorse derivanti dal mancato spreco degli utensili in plastica.

C – ENERGIA

Risparmio energetico, basso impatto ambientale e grande versatilità: sono queste le principali caratteristiche degli innovativi sistemi di illuminazione pubblica. Il settore dell’illuminazione pubblica rappresenta un punto di partenza ideale per la promozione di efficaci politiche di risparmio energetico che, in linea con le direttive della Comunità Europea, siano finalizzate a contenere gli sprechi ed eliminare dal mercato i prodotti ad eccessivo consumo, sostituendoli con altri più efficienti.
Vi proponiamo l’esperienza del comune di Canegrate (MI) (informazioni tratte dai siti www.comunivirtuosi.org e www.casaeclima.com): Dal 7 settembre 2009 nel comune di Canegrate (MI) è stato inaugurato il nuovo sistema di illuminazione “Archilede”. Insieme ad Alessandria, Piacenza Lodi e Monza, Canegrate è tra i primi comuni in Italia a sperimentare questa nuova soluzione proposta da Enel Sole, basata sull’impiego della tecnologia LED (Light-Emitting Diode). Nel Comune di Canegrate l’impianto LED consentirà un risparmio di energia elettrica di circa il 31% rispetto al consumo attuale, con una riduzione dei consumi di 22.600 kWh/anno e quindi con una sensibile riduzione dei costi energetici e minori emissioni in atmosfera di circa 12 tonnellate all’anno di CO2, gas ritenuto il principale responsabile dell’effetto serra. In proporzione, se tutti i Comuni italiani adottassero il nuovo sistema di illuminazione e nell’ipotesi di utilizzare a piena potenzialità le caratteristiche di luminosità e regolabilità dei LED, si potrebbero risparmiare fino a 2,5-3 miliardi di chilowattora annui, tagliando le emissioni in atmosfera di C02 di 1,2-1,5 milioni di tonnellate all’anno. “Al momento nessun Paese europeo utilizza lampade così innovative per l’illuminazione pubblica - ha commentato Emanuele Sguazzi (Responsabile del Dipartimento Territoriale Nord - Ovest di Enel Sole) - La tecnologia che sperimentiamo a Canegrate, e che presto porteremo in altri comuni italiani, rappresenta un vantaggio per tutti: cittadini, amministrazioni e ambiente riducendo al tempo stesso costi ed emissioni e garantendo maggiore efficienza e affidabilità”. Si tratta di un PROGETTO PILOTA che potrebbe essere sperimentato anche nella nostra città ed i vantaggi economici ed ambientali sarebbero per tutti.
PROPOSTE
  1.  SOSTITUZIONE progressiva delle LAMPADE con sperimentazione in alcune vie della Città e successivamente da estendere sul resto del territorio comunale.
  2. SOSTITUZIONE progressiva delle LAMPADE VOTIVE CIMITERIALI.
  3. NUOVA ILLUMINAZIONE per i MONUMENTI della Città con eventuali sperimentazioni per alcuni monumenti che saranno successivamente individuati (vedi Proposta “PROMOZIONE DELLA CITTA’ “).
  4. Campagna per la PROMOZIONE di SISTEMI di ILLUMINAZIONE INNOVATIVI ECOLOGIGI ed a BASSO CONSUMO anche per i privati con eventuali incentivi.
  5.  SPERIMENTAZIONE di SISTEMI ENERGETICI con l’impiego di PANNELLI FOTOVOLTAICI su edifici pubblici e privati. Riportiamo l’esperienza che si sta realizzando nel Comune di Melpignano (LE) (informazione tratte dal sito www.terranauta.it) 
Mentre in Italia il fotovoltaico su larga scala manifesta un positivo trend di crescita, quello di piccole dimensioni stenta a diffondersi. Per tutta risposta, un centro urbano del Salento di poco più di 2200 abitanti ha deciso di sperimentare una formula particolare di fotovoltaico domestico. I cittadini mettono i propri tetti a disposizione del Comune e di un gruppo di investitori che si occuperanno di realizzare, installare e gestire gli impianti. In cambio otterranno energia elettrica gratuita. Facile, ecologico, conveniente per tutti.
Nel 2007 il fotovoltaico ha registrato un aumento addirittura del 300%, seguito dal 110% nel 2008. Incrementi incredibili che hanno portato ad avere oggi, secondo dati aggiornati allo scorso 16 luglio, 37025 impianti in esercizio, per un totale di oltre 380mila MWp di potenza installata. A fare da capofila in Italia è la Puglia (con con 70 MWp), a seguire Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Trentino-Alto Adige e Toscana.
Perché il fotovoltaico di piccole dimensioni ha difficoltà a svilupparsi? Eppure non è necessario avere a disposizione grosse distese di terreno, basta un tetto e qualche pannello: l’auto-produzione diventa semplicissima ed economicamente conveniente! E’ la domanda che il Comune di Melpignano, in provincia di Lecce, si è posta. Individuata la risposta, ha deciso di lanciare un progetto estremamente interessante ed innovativo: il fotovoltaico domestico, quindi distribuito, ma… gestito da un unico soggetto. Fondamentalmente gli impianti di piccola taglia hanno ancora una diffusione limitata prima di tutto per la scarsa informazione fornita ai cittadini (secondo una ricerca ICIM ben il 75% della popolazione ignora di cosa si tratti), in secondo luogo per le difficoltà pratiche che si incontrano nel momento in cui si cerca di mettere in pratica questa scelta.
La lungimirante e innovativa idea del Comune di Melpignano è stata quella di porsi come intermediario tra l’individuo desideroso di convertirsi all’energia fotovoltaica e uffici pubblici e burocrati, fornendo così un servizio di supporto, organizzazione e gestione. In pratica i cittadini devono solo mettere a disposizione i propri tetti per vent’anni. Un gruppo di investitori costituiti in una società forniranno ed installeranno gli impianti (a proprie spese), i quali saranno gestiti dalla società stessa. In cambio i cittadini riceveranno la fornitura gratuita di energia elettrica. Quella prodotta in più sarà immessa nella rete ed è dalla vendita del surplus che gli investitori trarranno profitto.
Il fotovoltaico in Italia ha registrato negli ultimi tre anni un ragguardevole sviluppo
Il Comune sarà partner fondamentale e svolgerà il ruolo di vero tramite e garante tra i singoli cittadini coinvolti, la società che gestirà il servizio e gli altri enti di competenza in materia. Oltre che dal Comune, il progetto - chiamato “Melpignano, impianto fotovoltaico diffuso sui tetti” - è sostenuto dalla società-cooperativa sociale “Officina Creativa” e dal Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento. La prima è un organizzazione che non ha fini di lucro la quale si propone di favorire forme di coesione sociale e di sviluppo sostenibile basate su principi etici, incoraggia la nascita di nuove professioni o la riscoperta di quelle tradizionali dimenticate e sostiene politiche di protezione ambientale ed ecologismo. A tal fine, tra le varie cose, ha dato vita ad uno sportello per l’energia rinnovabile a Lecce e ad una nuova figura professionale, l’energy promoter, il quale ha il compito di assistere il cittadino interessato alle energie alternative, tramite supporto tecnico-pratico. L’Università del Salento è il soggetto che invece ha fornito le conoscenze e gli strumenti tecnico-teorici. Essa infatti in primo luogo è responsabile della formazione degli energy promoters e dell’organizzazione di corsi specifici per tecnici ed installatori di sistemi fotovoltaici. I ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione hanno inoltre svolto analisi di fattibilità e realizzato i progetti per l’organizzazione e la gestione della rete di “tetti fotovoltaici”. Il fotovoltaico domestico non è mai stato così facile, dunque. Esso, oltre ad essere particolarmente comodo e conveniente per i singoli cittadini, ha anche un grosso vantaggio ambientale rispetto al fotovoltaico di larga scala. I grandi impianti, infatti, vengono realizzati stendendo pannelli su superficie libera, direttamente sul terreno, vale a dire che si sottrae suolo ad altre attività (per esempio l’agricoltura). Tramite la collocazione dei pannelli sui tetti, si evita di impegnare suolo pubblico, nonché di turbare l’estetica delle aree campestri.
Oltre ad avere i vantaggi ecologici ed economici già analizzati, una scelta di questo tipo si affianca alle politiche occupazionali: il settore del fotovoltaico, come già visto, è in ascesa, e un’esperienza di questo tipo rende possibile la professionalizzazione e l’introduzione sul mercato del lavoro di giovani. Il progetto, che secondo le parole del sindaco Blasi “rende più familiare e promuove l’utilizzo delle tecnologie fotovoltaiche e di risparmio energetico, stimolando la diffusione fra i cittadini di stili di vita maggiormente attenti alla sostenibilità ambientale”, è in corso d’opera. Ci aspettiamo di vedere presto questa peculiare generazione diffusa-concentrata in atto e ci auguriamo che i risultati siano positivi.
D – ACQUA
Sottoponiamo alla vostra attenzione una interessante iniziativa che si realizza a Torino (informazioni tratte dal sito www.tvb-tivogliobere.it): Si scrive T.V.B. e si legge Ti voglio bere: non una semplice dichiarazione di affetto ma una manifestazione di intenti vera e propria. Destinataria? L'economicissima, sicurissima e comodissima acqua del rubinetto. T.V.B. Ti voglio bere è il nome del progetto per il risparmio idrico e la valorizzazione dell'acqua della rete che il Centro Studi Ambientali di Torino realizza in diverse strutture scolastiche, turistico-ricettive e di pubbliche amministrazioni. L'acqua potabile è un bene prezioso, un patrimonio naturale da mantenere intatto per le nuove generazioni. Tuttavia non sempre questo bene viene utilizzato razionalmente e spesso si assiste ad uno sfruttamento indiscriminato e allo spreco quotidiano da parte dell'utente. Una cattiva gestione delle risorse idriche del pianeta compromette gli equilibri ecologici e la qualità della vita di tutti. Fondamentale diventa allora il valore del gesto quotidiano di risparmio, del piccolo accorgimento che tutti possono mettere in atto, per diffondere una nuova cultura dell'acqua, basata sul suo rispetto e sull'utilizzo responsabile e solidale. Il progetto T.V.B. Ti voglio bere mira proprio a educare a un consumo responsabile dell'acqua, stimolando la presa di coscienza individuale e collettiva sulla necessità di modificare i comportamenti quotidiani attraverso l'acquisizione del concetto di risorsa limitata, e attraverso la consapevolezza che una scelta apparentemente semplice come il bere l'acqua di rubinetto può avere grandi ripercussioni, soprattutto da un punto di vista ambientale.
Inoltre ci sono alcune campagne a difesa dell’ acqua che invitano ad utilizzare l’acqua del rubinetto e ne spiegano le motivazioni :
•Costa molto meno, per una famiglia media il vantaggio economico è di 200€/anno
•È più sicura (recentemente si è riscontrato che 87 su 98 aziende di acqua minerale sottoposte a esame del Ministero della Salute sono risultate NON in regola! (fonte Adiconsum)
•Non inquina, perchè in genere l’acqua imbottigliata proviene da zone molto lontane, trasportata per ore e per chilometri e sottoposta a sbalzi di temperatura, fonti di calore che ne possono alterare le caratteristiche, soprattutto se conservata in bottiglie di plastica
•Non produce rifiuti che dovranno poi essere smaltiti con costi molto elevati rispetto a quanto ricavato dalle irrisorie concessioni per il prelievo d’acqua
•Rispetta la natura evitandolo smaltimento di bottiglie in plastica e il loro abbandono nell’ambiente
PROPOSTE
  1.   Progressiva SOSTITUZIONE DALLE MENSE SCOLASTICHE DELL’ACQUA IN BOTTIGLIA con acqua del rubinetto preventivamente depurata e controllata.
  2.    CAMPAGNE PUBBLICHE CONTRO LO SPRECO DELL’ACQUA E PER L’UTILIZZO DELL’ACQUA DEL RUBINETTO.
  3.     VALORIZZAZIONE delle FONTANE PUBBLICHE presenti sul territorio con progetti ad hoc (vedi Proposta “PROMOZIONE DELLA CITTA’ ”).
  4.   REALIZZAZIONE FONTANE ORNAMENTALI senza spreco di acqua (vedi Proposta “PROMOZIONE DELLA CITTA’ ”).
ALTRE PROPOSTE PER “CEGLIE CITTA’ ECOLOGICA”
1 - ADESIONE ALL’ASSOCIAZIONE COMUNI VIRTUOSI : L'associazione dei Comuni Virtuosi nasce nel maggio del 2005, nella sala consiliare di Vezzano Ligure, su iniziativa di quattro comuni: Monsano (AN), Colorno (PR), Vezzano Ligure (SP) e Melpignano (LE). Oggi i comuni iscritti all’Associazione sono 27. "Gli enti locali che aderiscono all'Associazione ritengono che intervenire a difesa dell'ambiente e migliorare la qualità della vita sia possibile e tale opportunità la vogliono vivere concretamente non più come uno slogan, consapevoli che la sfida di oggi è rappresentata dal passaggio dalla enunciazione di principi alla prassi quotidiana." (Dall'articolo 3 dello Statuto dell’Associazione Comuni Virtuosi).
2 - ADESIONE ALL’ASSOCIAZIONE CITTÀ DEL BIO. Di seguito proponiamo all’attenzione una sintesi della Carta delle Città del Bio (informazioni tratte dal sito www.cittadelbio.it) : “Città del Bio” è un’associazione di Comuni, che unisce quanti condividono la scelta di promuovere l’agricoltura biologica intesa non solo nella sua accezione di “modello colturale”, ma soprattutto di “progetto culturale”. “Città del Bio” vuole creare un collegamento tra produzione e consumo; “Città del Bio” intende creare una rete la più ampia possibile tra i comuni che condividono questo programma, con l’intento di sviluppare progetti ed iniziative comuni. “Città del Bio” ritiene che: L’Agricoltura Biologica sia un esempio che dimostra concretamente la possibilità, e la convenienza, di produrre cibi buoni e sani, per l’uomo e per l’ambiente;  L’agricoltura biologica favorisce la valorizzazione della produzione tipica e locale e sia un importante strumento di promozione del territorio; Sia importante incentivare nuovi settori produttivi a seguire l’esempio dell’agricoltura biologica, per porre le basi utili alla nascita di un nuovo “mercato”, con regole produttive nuove (già oggi accanto alla Bioristorazione, al tessile Bio, alla Biocosmesi, abbiamo la Bioarchitettura, e la Biomedicina, ma anche la Bioeconomia, ecc.); Occorra parlare di un biologico legato al territorio, non semplicemente della sostituzione di un metodo colturale con un altro, senza affrontare i nodi del modello di agricoltura, di utilizzo e di gestione del territorio, della conservazione delle risorse disponibili, dei rapporti tra paesi ricchi e paesi in via di sviluppo;  Oggi sia possibile iniziare a delineare una “cultura del biologico”, a cui riferirsi per individuare percorsi, iniziative e norme produttive per uno sviluppo attento alla conservazione dell’ambiente e delle sue risorse e, più in generale, alla qualità della vita.
Città del Bio: primi impegni per i Comuni aderenti
Ogni associato promuove le azioni più confacenti alla propria realtà territoriale, ispirandosi alle indicazioni dell’associazione ed in particolare:
·         adotta ed incentiva un uso prudente ed efficiente delle risorse, incoraggiando un consumo sostenibile ed una produzione disciplinata da norme coerenti con l’obiettivo di una crescita durevole;
·         promuove l’informazione e la formazione sul tema della crescita durevole, sia verso il proprio personale, che verso i produttori e gli operatori economici del  proprio territorio;
·         é parte attiva nel tutelare la salute ed il benessere dei cittadini;
·         promuove l’utilizzo di alimenti biologici nei consumi istituzionali (ristorazione scolastica e collettiva), privilegiando lo sviluppo dei circuiti economici locali;
·         promuove l’educazione alimentare (a partire dalle scuole) e promuove l’orientamento al consumo consapevole;
·         adotta una delibera per il divieto alla coltivazione di OGM sul proprio territorio comunale e di impegno alla valorizzazione delle produzioni tipiche e biologiche;
·         promuove i mercati dei produttori biologici e la “filiera corta”, ovvero il rapporto diretto tra produttori e consumatori;
·         difende la biodiversità, con l’adozione di una varietà (vegetale od animale) a rischio d’estinzione;
·         offre, anche attraverso un apposito sportello informativo, idee, contatti e progetti ai propri cittadini per promuovere lo sviluppo della cultura del biologico;
·         promuove la crescita del circuito degli “amici città del bio”, ovvero evidenzia ai propri cittadini il vantaggio di vivere in una “città del bio”;
·         organizza la “Biodomenica” che si svolge la prima domenica di ottobre di ogni anno, con l’intento di far conoscere i produttori ed i buoni prodotti biologici del territorio a tutti i cittadini;
·         Ogni Città aderente si impegna, inoltre, a:  Costruire comunità solidali ed aperte a tutti;  Promuovere e praticare i valori della pace, della giustizia e dell’equità; far crescere la rete nella propria regione coinvolgendo nuovi Enti e realtà; proporre alla rete idee e iniziative che possano contribuire a far crescere il progetto.
3 – Promozione ed eventuale sperimentazione del progetto EFFECORTA. Riportiamo di seguito una sintesi dell’esperienza del Comune di Capannori (LU) in Toscana (informazioni tratte dai siti www.effecorta.it e www.comunivirtuosi.org) :
Cento prodotti di filiera corta venduti rigorosamente alla spina. Nasce a Capannori (LU) il primo negozio completamente votato alla sostenibilità ambientale ed economica. Vino, olio, pasta, farine, legumi, detersivi e molto altro, in grande prevalenza proveniente da un massimo di 100 km dal punto di vendita, saranno esposti sugli scaffali di ‘Effecorta’. «Effecorta rappresenta un nuovo modo più consapevole e responsabile di consumare - ha detto l’assessore regionale alla tutela dei consumatori Eugenio Baronti alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa - un modo che non è aggressivo nei confronti dell’ambiente, ma è intelligente e centrato sulle esigenze della persona e del territorio, non su quelle del mercato. Questo negozio nasce dalla sensibilità di un gruppo di giovani alle tematiche soci ali e ambientali e propone un modello positivo, che tutela l’ambiente, promuove i prodotti e dunque l’economia locale, consente alle famiglie di acquistare i prodotti nelle quantità che effettivamente servono e non in base a standard prefissati». «Siamo felici – ha aggiunto l’assessore all’ambiente del Comune di Capannori, Alessio Ciacci - di poter festeggiare a Capannori l’inaugurazione di un nuovo tipo di commercio, con prodotti alla spina e di filiera corta. Effecorta rappresenta un modo intelligente di consumare, attento alla qualità, alla sostenibilità e al risparmio. Il Comune di Capannori ha investito molto su questi temi, puntando al riciclo di tutti i materiali e promuovendo la vendita alla spina del latte, dei detersivi e di altri prodotti. A Capannori abbiamo ridotto la tassa rifiuti per tutte le attività che commercializzano prodotti alla spina, riducendo così la produzione di imballaggi e contribuendo all’obiettivo ‘Verso Rifiuti zero al 2020’». Per fare la spesa nel negozio Effecorta si useranno contenitori riutilizzabili e le vecchie ‘sporte lucchesi’ (tradizionali borse di paglia della lucchesia) al posto delle consuete buste di plastica. «Effecorta nasce con lo scopo di ridurre i rifiuti provocati dai contenitori usa e getta—ha spiegato Pietro Angelini, della cooperativa omonima che gestisce l’attività — per mostrare che riutilizzando i contenitori si risparmia e si evitano disastri ambientali. Siamo un laboratorio di buone pratiche sostenibili. In un momento di crisi economica abbiamo deciso di guardare oltre l’ostacolo e di provare a cambiare le nostre abitudini e i nostri modi di consumare». Il negozio è suddiviso in tre aree: in un settore si trovano i prodotti a caduta e i prodotti sfusi (tra cui anche prodotti ortofrutticoli biologici e formaggi portati da produttori locali ospiti del negozio), in un altro i prodotti a spillatura (tra cui 26 detergenti e detersivi, 8 tipi di vino, 3 di olio), infine il terzo settore è riservato ai partner e alla promozione e all’attivazione di progetti per la tutela ambientale, il consumo sostenibile e le energie rinnovabili. Il progetto Effecorta, riconosciuto come particolarmente innovativo dalla Provincia di Lucca, ha vinto un finanziamento di start up attraverso il bando provinciale ‘Linea di credito nuova impresa’ ed è inoltre stato sostenuto dalla Cassa di Risparmio di Lucca.
4 – MENSA BIO.
Riportiamo  l’esperienza già effettuata nel Comune di Vezzano Ligure (SP) (informazioni tratte dal sito www.comunivirtuosi.org) :
Il menù della refezione scolastica somministrato in tutte le scuole (materne, elementari e medie) del Comune di Vezzano Ligure (SP) è confezionato utilizzando esclusivamente derrate alimentari e materie prime di provenienza Biologica Certificata. La totalità degli alimenti biologici nel menù scolastico è l'obiettivo raggiunto a partire dall'anno scolastico 2007/08 in coincidenza con l'attivazione del centro unico di cottura in località Prati, presso il quale avviene la preparazione dei pasti destinati a tutte le scuole del Comune. Nel menù sono inoltre presenti alimenti biologici locali (carne biologica - yogurt - formaggio) provenienti da aziende biologiche della provincia spezzina e prodotti di aziende casearie locali (mozzarella e stracchino) introdotti in adesione al progetto promosso dall'Amministrazione Provinciale per tutelare e valorizzare le produzioni agricole locali di qualità. Tali alimenti Bio-locali e locali sono contrassegnati nel menù con apposito simbolo identificativo.   
5 – CITTÀ IN FIORE.
Iniziative per abbellire con piante e fiori la città ed in particolare il centro storico (vedi Proposta “PROMOZIONE DELLA CITTA’ ”).
6 – Un ALBERO per ogni BIMBO che nasce.
7 – Riqualificazione e recupero del VERDE PUBBLICO e delle AREE VERDI.
8 – ISOLE PEDONALI regolamentate in base alle esigenze dei residenti e degli esercizi commerciali e differenziate per i diversi periodi dell’anno.
9 – Attenzione per alcune SPECIE in progressiva ESTINZIONE : (es. Mandorla Cegliese –amen’l du riviezz). 


Ceglie Messapica, lì 3 ottobre 2009

Il Coordinamento Cittadino di “Ceglie nel Cuore”





Nessun commento:

Posta un commento